“Decreto PNRR-quinquies”, lotta al lavoro sommerso e interventi nel settore della moda

 

Pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 28 ottobre 2024 il provvedimento rifinanzia anche il Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria (D.L. 28 ottobre 2024, n. 160).

Nella Gazzetta ufficiale del 28 ottobre 2024 è stato pubblicato il cosiddetto “Decreto PNRR-quinquies” (D.L. n. 160/2024) che reca diverse misure nel campo del lavoro: lotta al lavoro sommerso; interventi di sostegno dei lavoratori occupati nel settore della moda; rifinanziamento del Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria.
In particolare, per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda (tessile, abbigliamento, calzaturiero, conciario), l’integrazione viene riconosciuta dall’INPS per 8 settimane, fino al 31 dicembre 2024, ai lavoratori dipendenti di imprese, anche artigiane, con un numero di addetti pari o inferiore a 15 (articolo 2, D.L. n. 160/2024).
Come ulteriore misura di sostegno si prevede che l’integrazione salariale, ordinariamente erogata dal datore di lavoro al dipendente e poi rimborsata dall’INPS, potrà essere pagata direttamente dall’Istituto previdenziale nel caso in cui esistano serie e documentate difficoltà finanziarie. Il limite di spesa previsto è di 64,6 milioni di euro.
Sul versante della lotta al lavoro sommerso (articolo 1) sono previsti l’introduzione degli indici sintetici di affidabilità contributiva (ISA), delle liste di conformità dell’Ispettorato nazionale del lavoro (INL) e il potenziamento della rete del lavoro agricolo di qualità.
Infine, vengono stanziate risorse annualmente con Decreto del presidente del Consiglio dei ministri, da adottare di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per finanziare in una percentuale non superiore al 5%, la quota del Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione digitale dell’informazione e dell’editoria a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri da destinare a misure di risoluzione di situazioni di crisi occupazionale a vantaggio delle imprese operanti nel settore dell’informazione e dell’editoria, incluso il rifinanziamento della misura di cui all’articolo 1, comma 498 della Legge n. 160/2019.